Contenuti per adulti
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Tutto vuoto il mondo
non manca più nessuno:
il colore è di livido
ferite di cadute e indecisioni
Non c’è altri che me
in questo oscuro scrutare
e continuo a far terrori
in sogno in dolore
Continuo a far terrori
e non ne posso parlare
la gola mi fa male
la voce mi è atroce
Non posso più
essere così importante
narratrice unica
d’una novità ormai morta
non me lo voglio prendere
un incarico tanto scomodo
Eppure – qua sul tetto
non c’è umano che invogli
che mi fissi d’occhio innocente
mostra da niente come me stessa
polifemi abbandonati
figli del sole assonnato
nella caverna di sale
con le ferite aperte.
Ma io, per lunghe strade, coi miei occhi
inutilmente. Io, mostro da niente.